JPY Crocevia Della Liquidità Verso I Mercati
USDCHF: (USDCHF) Pronto A Reagire Sui Supporti
S2: 0.933 S1: 0.939 R1: 0.947 R2: 0.956
USDCHF sembra voler formare un minimo temporaneo in area 0.937 con un bias neutrale dopo aver assorbito una importante sollecitazione ribassista. La resistenza più importante è stimata in area 0.951 per cui fintanto che questo livello non verrà recuperato i rischi di nuove cadute sotto i minimi più recenti restano concreti. Il target per questa fase a potenziale negativo sarebbe posto a 0,901. In un quadro più ampio, il declino dai massimi a 1.023 è configurato come tappa intermedia di un modello ben contenuto nel canale di regressione originato sui massimi del 2018 con minimi intercettati 3 STDV sotto la medesima regressione. Questo spiega il perché, malgrado non vengano individuati adeguati supporti per il Dollaro USA, la valuta americana possa costruirne proprio a ridosso di quota 0.937.
USDZAR (USDZAR): Il Dollaro Alle Corde Contro Il Rand
S2: 16.213 S1: 16,688 R1: 17.424 R2: 18.16
Importante progressione ribassista per USDZAR che trova sostegno in area 16.35. Va tuttavia considerata la debolezza del Dollaro USA rispetto alle valute dei mercati sviluppati e alle valute Oceaniche. Il Dollaro USA non sembra avere importanti supporti nelle vicinanze nei confronti della valuta sudafricana, prima di 15.81, dove incrocia la MM200, ma ciò non significa che non proverà a formarne uno più in alto, in raccordo alla tendenza rialzista, persa su rottura di quota 18.50. La resistenza più immediata è stimata in area 17.50. Se questi livelli fossero superati, potremmo assistere ad una ripresa a “bassa resistenza” favorevole al Dollaro USA. Improbabile che questo tentativo possa avvenire nel breve, ma si invita comunque a tenere presente l’alta attrattività di quota 17.50.
USDJPY (USDJPY): Stagionalità Positiva Per JPY
S2: 106.158 S1: 106.472 R1: 107.167 R2: 107.862
USDJPY mantiene la sua posizione ribassista secondo i grafici intraday, con maggior concentrazione di vendite intervenuta in area 107.50. Sul breve periodo la struttura ha assunto connotati ribassisti ed è ben letta dall’impostazione delle medie mobili di riferimento che, dopo aver attaccato al ribasso la MM100 periodi, stanno attaccando al ribasso quelle di più ampio respiro, come la MM200. Gli indicatori tecnici, dopo aver segnato dei punti di flesso inferiore su livelli estremi, mostrano una buona reazione, ma rimangono ben al di sotto della linea mediana, mancando di forza sufficiente per suggerire una ripresa sostenuta. In forza delle implicazioni tecniche assunte nel breve il Dollaro USA potrebbe tentare un primo attacco a quota 107, ma quota 105,10 mostra allo stato attuale un’alta attrattività.