Il Vulnus Della Ripresa Nei Rapporti di Cambio
NZDUSD (NZDUSD): Un Complicato Riconteggio Delle Onde
S2: 0.5863 S1: 0.5897 R1: 0.5987 R2: 0.6077
L’impostazione di breve per NZDUSD rimane al momento a propensione negativo, considerando margini di ulteriore downside dopo l’innesco ribassista innescato sui massimi di fine aprile a 0.617, raggiunti in estensione e che hanno complicato la struttura tecnica obbligando a rivederne la qualità. In forza delle implicazioni tecniche assunte si ritiene che il ribasso in atto non sia in grado di forzare al momento quota 0.590. Solo sotto tale livello potrebbero concretizzarsi le possibilità di interessare quota 0.582 prima e successivamente quota 0.573. Sul lato opposto il recupero di quota 0.599 metterebbe nel radar i massimi di periodo a 0.617. La tendenza al ribasso è per il momento controllata dalla Media Mobile Esponenziale a 55 settimane a 0.603. Ipotesi positive di lungo periodo solo sopra 0.62.
AUDCAD (AUDCAD) : Sotto 0.90 Il Via Ad Onda 4
S2: 0.8983 S1: 0.9017 R1: 0.9087 R2: 0.9157
Importante esportatore di risorse naturali, tra cui petrolio greggio, gas naturale e legname, il Canada occupa un posto di primo piano nella catena di approvvigionamento globale. Ciò significa che il CAD tende ad amplificare le oscillazioni degli indici azionari Statunitensi, paese che pesa l’80% delle esportazioni canadesi. Le quotazioni stanno da tempo ruotando intorno all’importante resistenza di quota 0,914 ed è verosimile pensare che il prepotente rimbalzo dai minimi di marzo sia prossimo alla conclusione. Da seguire adesso le modalità dell’eventuale correzione che sembra delinearsi; il target è posto tra 0.8940 e 0.8840 a definizione di onda 4 prima di un rilancio sopra i suddetti massimi. A matrice positiva le indicazioni lette in prospettiva sui grafici settimanali.
EURCHF (EURCHF): Onda 5 In Esaurimento
S2: 1.0497 S1: 1.0503 R1: 1.0523 R2: 1.0543
La settimana scorsa EURCHF ha registrato un calo controllato riuscendo comunque a mantenere in chiusura i supporti a quota a 1,05. La situazione resta neutrale rispetto alla settimana precedente e la scarsa volontà a proseguire al ribasso la tendenza fulcrata sui massimi del 2018 a 1,20, potrebbe preludere ad un imminente ritorno di forza per la valuta europea. Ma anche in questo caso, il rialzo dovrebbe essere limitato a 1.0653, primo livello di resistenza utile. Dal lato opposto un’eventuale rottura di 1.0503, pe rimpatto di variabili negative sull’Euro, aprirebbe le possibilità per discese fino a 1,0394, da raggiungere comunque in assenza di velocità e in modo piuttosto articolato.