Equity In Difficoltà, Occhi Sul FOREX
USDJPY (USDJPY): Yen In Crisi Contro Dollaro
S2: 109.09 S1: 110.70 R1: 112 R2: 112.82
Il Dollaro Usa continua a sopravanzare la valuta nipponica reagendo dai minimi di aprile a 107.5 nei confronti della valuta nipponica, segnando livelli sopra area 111. La fase attuale vede Il cambio USDJPY oscillare in un grosso box tra 108.50 e 112. Possiamo quindi dire che un’eventuale rottura di quota 108.5, proporrebbe di fatto l’innesco di un movimento ribassista con primo target in area 108 e successivamente sul supporto tattico a 107.5. Al rialzo invece un pronto recupero della resistenza a 112 aprirebbe la strada per una nuova rivalutazione verso quota 112.45. Gli indicatori tecnici puntano al rialzo evidenziando un apprezzabile guadagno di momentum sul breve, ma per proiezioni più ampie il “mood” è ancora neutrale. Solo sopra 112 lo scenario strutturalmente debole di lungo periodo che ha fin qui caratterizzato il dollaro nei confronti dello Yen, verrebbe sconfessato.
USDCAD (USDCAD): Aggressione Rialzista Del Dollaro USA
S2: 1.256 S1: 1.260 R1: 1.288 R2: 1.295
Il rialzo del Dollaro USA sul Dollaro Canadese ha assunto una magnitudo elevata dopo il recupero della precedente resistenza vista a 1.25 con uscita dal canale ribassista in essere dalla fine del 2020. Da questo punto di vista la valuta americana sembra ormai lasciato spalle il prolungato periodo di debolezza che lo ha caratterizzato per lungo tempo nei confronti della divisa canadese, definendo in tal senso un movimento ad alta valenza tecnica e potenzialmente non ancora esaurito. Gli indicatori di momentum non si sono mossi molto dalla scorsa settimana, anticipando una sostanziale stabilizzazione delle quotazioni tese a drenare gli eccessi fin qui accumulati. Per questa settimana il calendario economico non dovrebbe rafforzare la percezione di una continuazione del recupero della valuta Usa.
EURUSD (EURUSD): Euro Sempre Alla Ricerca Di Un Minimo Tecnico
S2: 1.152 S1: 1.156 R1: 1.161 R2: 1.17
La rottura del supporto a 1,17 ha generato per l’Euro dei pesanti segnali negativi contro il dollaro Usa, indebolendo strutturalmente, per effetto intermarket, anche la fase di Risk ON sull’Equity americano. Gli indicatori tecnici di breve periodo si sono mossi negativamente, annullando di fatto, sotto quota 1,18, la percezione positiva per la valuta europea per le prossime settimane. Sul breve periodo, tuttavia, è lecito attendersi un recupero tecnico per il l’EURO, inducendo a ritenere possibile un approdo in re-coil in area 1.161 in prima battuta, in raccordo con una struttura tecnica che necessita di drenare gli eccessi accumulati in queste ultime settimane. In forza di queste implicazioni ci aspettiamo che il mercato possa essere riluttante a spingere l’euro verso quota 1.15 e fulcrare un movimento di recupero. Su più ampie proiezioni, solo un recupero del cluster a 1.19 produrrebbe ulteriori rialzi per target 1.21, peraltro molto distanti dalle attuali valutazioni.