DAX Fut. (DE30): Debole Ma Non Troppo
S2: 15,159 S1: 15,380 R1: 15,890 R2: 16,179
Chiusura di settimana in controllato ribasso per il DAX future, che non riesce a sopravanzare i massimi assoluti segnati lo scorso 13 agosto a 16,024. Nessuna modifica quindi per l’impalcatura tecnica, con i sistemi ben allineati sul lato lungo del mercato. I supporti di contenimento scendono sensibilmente posizionandosi a 15,475, ma già la rottura di quota 15,675 ha pregiudicato la qualità del trend di breve, con attese ribassiste. Sotto quota 15,475 sarebbero concrete le possibilità di approdo in area 15,240, intercettata da più variabili di tipo spazio-puntuale. L’autoreferenza del movimento rialzista, peraltro parzialmente evaporata, induce a seguire le prossime evoluzioni focalizzando l’attenzione in chiave ribassista, vista la contrazione della volatilità delle medie mobili di riferimento a breve e medio periodo, come si evince dall’indicatore posto sul grafico.
NASDAQ 100 Fut. (UT100): Swing Incompleto, C’è Spazio In Downside
S2: 15,252 S1: 15,347 R1: 15,622 R2: 15,803
Il Nasdaq 100 future continua a mantenere la sua posizione e, sebbene questa possa cambiare repentinamente per le condizioni di relativo eccesso mostrate dai principali indicatori di momentum, è considerata la più ideale delle possibilità per i rialzisti. Nella peggiore delle ipotesi l’indice di riferimento dovrebbe mantenere una connotazione di sostanziale lateralità, con focus su un eventuale salto al di sopra della linea di tendenza rialzista che si estende da oltre un anno. A parità di condizione, cioè senza l’impatto di nuove variabili esterne alla struttura, un acuirsi delle vendite sugli attuali livelli andrebbe riferita a quota 15.239, dove incrociano più riferimenti di tipo spazio-puntale, che sostengono strutturalmente il rialzo dal maggio scorso. Al rialzo, invece, la resistenza di contenimento più immediata è sui massimi storici a quota 15.715.
S&P500 Fut. (US500): Ribasso Controllato Per Metà Mese
S2: 4,396 S1: 4,427 R1: 4,518 R2: 4,579
Settimana piuttosto “tranquilla” per il future su S&P 500, che ha continuato ad oscillare intorno al livello 4500, per poi chiudere la settimana appena sotto, con la quarta sessione negativa consecutiva e con maggior predisposizione degli operatori di mercato per una possibile correzione. Nonostante le recenti speculazioni, tuttavia, l’indice è a 2 punti in pct scarsi sotto il massimo storico. Guardando alla settimana entrante, l’obiettivo principale da focalizzare saranno le scadenze mensili delle opzioni e quelle trimestrali del derivato e sembra emergere nuovamente un modello che ha caratterizzato, tranne aprile, tutto l’anno, in cui l’S&P 500 subisce un pullback verso il terzo venerdì del mese, come evidenzia il grafico sovrastante. In termini di livelli a cui prestare attenzione, la EMA a 50 giorni, a 4,425, potrebbe offrire il primo sostegno alle pressioni distributive che potrebbero innescarsi già da lunedi e che ha costantemente visto i compratori di “dip” entrare nella mischia.
