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Equity: Il Forex Assorbe Le Tensioni Più Acute

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AUDNZD(AUDNZD): AUD Appesantito Dall’ORO

S2: 1.066 S1: 1.061 R1: 1.076 R2: 1.081

AUDNZD

La MM a 20 periodi su base giornaliera che staziona a 1,073, costituisce un efficace livello di resistenza sul breve termine per AUDNZD che su base 1.061 sembra aver costruito un robusto supporto. Qualche dubbio resta sul MACD, laddove tendenze più lente, metabolizzando il ribasso più recente, hanno configurato delle divergenze. In sintesi, l’impostazione sul brevissimo periodo va letta ancora a maggior propensione rialzista, con supporti più immediati visti in area 1.066. Sotto tale livello potrebbero concretizzarsi le possibilità di interessare al ribasso quota 1.061, cioè testare supporti “invisibili” intercettati 1 STDV sotto la retta regressiva che sta accompagnando il rialzo dallo scorso dicembre. In questo contesto la fase di relativa debolezza dell’ORO potrebbe penalizzare ulteriormente la valuta australiana rispetto a quella neozelandese ritardando una pronta ripresa delle quotazioni.

USDCHF (USDCHF): USD Frena Il Recupero Su CHF

S2: 0.899 S1: 0.908 R1: 0.921 R2: 0.925

USDCHF

Fino a quando le quotazioni di USDCHF rimarranno sotto 0.925 le prospettive ribassiste, già delineate nei precedenti report, rimarranno invariate. Pur tuttavia è evidente come la valuta USA abbia stabilizzato le quotazioni, riferendo le oscillazioni alla base di un supporto tecnico formatasi in area 0,906. Implicazioni positive vanno per il momento riferite al recupero di quota 0.925, il cui superamento produrrebbe “boost” verso quota 0.945, cioè a ridosso di 2 STDV rispetto alla retta di regressione che sta tracciando il ribasso dall’aprile 2019. Di converso forzature sotto 0.906 produrranno nuovi “drop” con target stimato in 0.899. Da sottolineare il forte stress degli indicatori di momentum di più ampio respiro che, in posizione simile, in passato hanno sempre fornito spunti reattivi.

(EURCHF): L’Euro Annaspa Sul Franco Svizzero

S2: 1.082 S1: 1.079 R1: 1.087 R2: 1.094

EURCHF

Questa settimana EURCHF ha registrato un calo scomposto in approdo sul supporto tecnico posto a 1.082, intercettato sul massimo dello scorso febbraio, violato successivamente, da cui è partita una forte e veloce rivalutazione fino ai massimi segnati a marzo a 1.115. La situazione al momento resta a lettura negativa, ma non sono da escludere delle reazioni sopra la resistenza più immediata desunta dalla volatilità, vista a 1.087. Dal lato “vendite” una rottura dei supporti a 1,079 aprirebbe le possibilità per ulteriori discese fino a 1.079, da raggiungere comunque in assenza di velocità e in modo piuttosto articolato nel rispetto della componente stagionale, letta sempre in chiave negativa. Nella sostanza, comunque, il cambio EURCHF sembra sempre orientato al ribasso.

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