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Il Dividend Yield Spread in Riduzione Fa Tremare I Mercati

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EURCHF(EURCHF): L’Euro Domina Il Franco Svizzero

S2: 1.0911     S1: 1.0939     R1: 1.1011     R2: 1.1055  

La scorsa settimana il cambio EURCHF è salito fino a 1.11, formando un massimo di periodo per poi consolidare con orientamento verso i supporti visti a 1.090. Lo sviluppo attuale suggerisce dai minimi a 1.065 segnati lo scorso novembre, il rialzo è stato completato secondo un modello impulsivo con onda 5 estesa su target a 1.11. La rottura di quest’ultimo livello, allo stato attuale, sembra piuttosto improbabile pertanto si resta in attesa di una validazione dei supporti più immediati a 1.090. Al ribasso, invece, la violazione di quota 1,090 amplierebbe sicuramente il movimento discendente verso 1.075. Su più ampio respiro, le azioni sui prezzi dai minimi di maggio a quota 1.05 sono ancora codificate come un modello di consolidamento. Per confermare una ripresa dell’azione rialzista sul medio lungo-periodo sarebbe auspicabile il recupero di quota 1.105 con target implicito verso quota 1.14 a quantificare un ritracciamento del 61.8%, rispetto ai massimi della primavera 2018.

EURJPY(EURJPY): Euro In Rientro Dai Massimi

S2: 127.90      S1: 128.25     R1: 129.24     R2: 129.88

L’importante progressione rialzista proposta sul finire della scorsa ottava ha trovato per il cambio EURJPY uno stop in area 130, raggiunto in “boost” seguito alla rottura della resistenza a 127.50 che in precedenza aveva sempre mostrato forte attrattività per le quotazioni assumendo ruolo di supporto. Un eventuale rottura rialzista di quota 130, proporebbe nuovo boost con livello target in upside stimato appena sotto quota 132. Al ribasso, invece, quota 127 assume al momento garanzia di supporto e che, nel caso venisse meno, implicherebbe nuovi drop verso area 126 prima e successivamente verso quota 124. Da valutare la componente ciclica, in fase di flesso inferiore, pronta a riprendere la direzionalità rialzista.

EURUSD (EURUSD): Struttura Ribassista Per L’Euro

S2: 1.1982     S1: 1.2028     R1: 1.2152     R2: 1.2230

La scorsa settimana EURUSD non è riuscito ad estendere il movimento in upside oltre quota 1.23, livello dal quale ha poi subìto un netto ridimensionamento. Sul lato positivo, la rottura di 1.23 riaffermerà il fatto che il consolidamento dai massimi più recenti in area 1.195 è stato completato, ponendosi come base per nuovi allunghi di più ampia portata. Al ribasso, invece, una rottura del supporto intermedio a 1.195 implicherebbe la formazione di un nuovo minimo sotto 1.17. Nel quadro a lungo termine, la forte rottura dell’EMA a 55 mesi è considerata un segno di inversione di tendenza a lungo termine. Sempre su più ampie proiezioni, un recupero del cluster a 1.25 identificherebbe un ritracciamento del 38.2% dai massimi assoluti a 1.604, con concrete possibilità di continuazione del rialzo. Resta da valutare poi l’azione delle Banche Centrali che settimana scorsa ha visto concertare il sostegno all’Euro per neutralizzare lo swap sul cambio e rendere più agevole l’accesso alle linee di finanziamento in valuta estera da parte del sistema bancario.

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