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Equity: Consolidamento In Vista

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USDCHF(USDCHF): USD Su Importanti Supporti

S2: 0.8785     S1: 0.8814     R1: 0.8885     R2: 0.8927

Fino a quando le quotazioni di USDCHF rimarranno sotto 0.9 le prospettive ribassiste rimarranno invariate. Pur tuttavia è evidente come le quotazioni stiano ruotando sempre più frequentemente in area 0.885, con addensamenti volumetrici formati più di recente su quota 0,8825. Implicazioni positive vanno per il momento riferite al recupero di quota 0.89, il cui superamento produrrebbe “boost” verso quota 0.90, cioè a ridosso di 2 STDV rispetto alla retta di regressione che sta tracciando il ribasso dallo scorso marzo. Di converso conferme sotto 0.88, produrranno nuovi “drop” con target stimato in 0.875. Da sottolineare il forte stress degli indicatori di momentum con divergenze positive in formazione e che, in configurazione simile, in passato, hanno sempre fornito spunti reattivi.

USDZAR(USDZAR): Test Di Tenuta Per Il Dollaro

S2: 14.46        S1: 14.58     R1: 14.81     R2: 14.92

L’importante progressione ribassista per USDZAR sembrava essersi esaurita, con il Dollaro USA che aveva trovato sostegno in area 15.5. La rottura di questo supporto, in raccordo con la componente Ciclica, ha invece indebolito questa idea, con evidenze ulteriori a voler proseguire al ribasso. La rottura della MM a 200 periodi è stata determinante per definire in negativo l’intera struttura del trend, con l’obbligo di rivedere totalmente lo scenario di fondo e considerare nuovi affondi ribassisti per il Dollaro Usa. Se la resistenza più immediata, stimata a quota 15.15, non venisse prontamente recuperata potremmo assistere a ulteriori discese anche sotto quota 14.

USDJPY (USDJPY): Costruzione Di Un Supporto Per Il Dollaro

S2: 103.12     S1: 103.47     R1: 104.35     R2: 104.88

USDJPY mantiene la sua posizione ribassista secondo i grafici intraday, con maggior concentrazione di vendite sistematicamente intervenuta tra quota 104.5 che peraltro ha frenato anche i più recenti tentativi di reazione. Sul breve e medio periodo la struttura è quindi letta in chiave ribassista, con conferme che arrivano da tutte le medie di riferimenti. Gli indicatori tecnici, dopo aver segnato dei punti di flesso inferiore su livelli estremi, mostrano una buona reazione, ma rimangono ben al di sotto della linea mediana, mancando di forza sufficiente per suggerire una ripresa sostenuta. In forza delle implicazioni tecniche assunte nel breve, aggravate dalla rottura di quota 104, il Dollaro USA potrebbe rimanere schiacciato sul supporto “invisibile” a quota 103, intercettato 1 STDV sotto il riferimento regressivo che sta accompagnando il ribasso dallo scorso giugno. Resistenza tecnica in area 104.

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