CRUDE OIL (US Crude Oil): Riconquistata Quota 40
S2: 39.70 S1: 40.29 R1: 41.26 R2: 41.64
Il quadro tecnico generale evidenzia in linea teorica, lasciando emergere delle anomalie tecniche di fondo, uno sganciamento dallo scenario che inizialmente prevedeva un incastro di Onda 4 del processo impulsivo ribassista originato sui massimi di inizio anno a quota 65, ma la sequenza tra movimenti secondari e minori ha obbligato a prevedere uno scenario alternativo ancora in via di definizione e comunque piuttosto complicato da mappare. Preferendo approcci più pratici, si può dire che il continuo ruotare delle quotazioni in area 40 ha ridefinito i parametri regressivi in termini di Deviazione Standard, intercettando al momento dei livelli supportivi in area 36,50. La prima resistenza tecnica è invece stimata in area 41.5. Da seguire la componente stagionale che dall’inizio di settembre è connotata negativamente.
EURUSD (EURUSD): Forte Resistenza a 1,20
S2: 1.167 S1: 1.169 R1: 1.174 R2: 1.177
Preciso e puntuale il precedente report sul cambio EUR/USD che osservava la forza della valuta USA in fase di assorbimento nei confronti delle principali valute di riferimento, Euro compreso. Il trend principale di EURUSD è al momento favorevole alla valuta europea e ben perimetrato da un canale di regressione, originato sui minimi di marzo, che intercetta un buon supporto, di valenza tecnica intermedia, a quota 1.169 cioè su 2 STDV sotto la retta di regressione in essere dai minimi di marzo. Il quadro tecnico assunto induce a ritenere che l’azione dei prezzi stia procedendo ad una ridefinizione dello scenario di fondo, cioè sul lungo periodo, per cui confermiamo l’efficacia della resistenza a 1.20 dove continuano a concentrarsi maggiori flussi in uscita, in raccordo la stagionalità positiva. Possibile sul breve una continuazione della correzione in atto che dopo aver forzato 1.184 si è allineata sul supporto a 1.169.
GENERAL ELECTRIC (GE.N): Smart Money In Accumulazione
S2: 6.79 S1: 7.04 R1: 7.44 R2: 7.59
General Electric continua nella sua imponente lateralizzazione dopo il crollo dello scorso febbraio che ha forzatole quotazioni del titolo sotto quota 6 USD. Gli indicatori di momentum hanno assorbito gli eccessi di BID creando le basi per una riaccumulazione, avvalorata dallo Smart Money Index, che ben identifica la volontà delle mani forti ad intervenire sul titolo nelle fasi di apparente debolezza, strozzandone di fatto le possibilità di ripresa e congelandone gli sviluppi in uno stretto trading range, per ora delimitato tra 6 e 7 USD. In considerazione di ciò e considerato il guadagno graduale di momentum è verosimile pensare a più concrete possibilità di ripresa che a improvvisi rovesci.
