Equity: Il Sentiment Del Retail E’ “Troppo Negativo”
USDCHF (USDCHF) : USD In Doppio Minimi Contro CHF
S2: 0.8971 S1: 0.90 R1: 0.9063 R2: 0.9097
Fino a quando le quotazioni di USDCHF rimarranno sotto 0.920 le prospettive ribassiste, già delineate nei precedenti report, rimarranno invariate. Strutturalmente il bias rimane quindi negativo, con la formazione di un supporto tecnico a breve termine, formatosi in configurazione di doppio minimo a 0,906.
Implicazioni positive vanno per il momento riferite al recupero di quota 0.925, il cui superamento potrebbe produrre “boost” verso quota 0.945, cioè a ridosso di 2STDV rispetto alla retta di regressione che sta tracciando il ribasso dallo scorso marzo.
Ovviamente forzature sotto 0.906 produrranno nuovi “drop” con target stimato in 0.901. Da sottolineare il forte stress degli indicatori di momentum che, in posizione simile, in passato hanno sempre fornito spunti reattivi.
(EURCHF): Rialzo Complicato Per Euro Contro CHF
S2: 1.073 S1: 1.0751 R1: 1.0792 R2: 1.0812
EURCHF in fase di stallo con forti resistenze poste a quota 1.080. Difficile a questo punto una estensione fino a 1.085, intercettata sul riferimento regressivo pari a 2 STDV in essere dall’inizio di luglio.
La situazione al momento resta a moderata positività, ma non sono escludere delle scivolate sotto quota 1.072 per test in area 1,0699. Importante in funzione futura la tenuta di quota 1.065.
Dal lato “vendite” un’eventuale rottura di 1.06, per impatto di variabili negative sull’Euro, aprirebbe le possibilità per discese fino a 1.050, da raggiungere comunque in assenza di velocità e in modo piuttosto articolato nel rispetto della componente stagionale, letta sempre in chiave negativa.
AUDNZD(AUDNZD): AUD Tiene Il Gold Sui Massimi
S2: 1.0869 S1: 1.0918 R1: 1.103 R2: 1.1093
Area 1,08 si è rafforzata in qualità di supporto per il AUD che contro il Dollaro neozelandese ha espresso un boost prepotente tale da sostenere l’approdo in area 1.104, livello intercettato dal riferimento regressivo pari a 2 STDV rispetto alla retta di regressione originata sui minimi dello scorso marzo.
Sempre positivo il quadro tecnico a cui guardano potenziali nuovi acquirenti. In rafforzamento anche la qualità della struttura portante, con il MACD, indicatore notoriamente lento, che ha assorbito delle “dubbiose” divergenze.
In sintesi, l’impostazione sul breve e medio periodo rimane al momento a propensione rialzista, con supporti più immediati visti in area 1.08. Sotto tale livello potrebbero concretizzarsi le possibilità di interessare al ribasso quota 1.065. In questo contesto la fase positiva dell’ORO continuerà a premiare la valuta australiana rispetto a quella neozelandese.