Attenzione A Non Scivolare Sul “Sell The Fact”
USDJPY (USDJPY): Sui massimi di Febbraio
S2: 111.126 S1: 111.191 R1: 111.351 R2: 111.511
Lo strapotere del Dollaro USA travolge anche la valuta nipponica, il cui rapporto con la divisa americana torna sui massimi di febbraio, confermando in modo inequivocabile gli aspetti pratici di nuovi afflussi di liquidità sui mercati. Quota 112,10 sul cambio spot è da considerarsi adesso una resistenza tecnica di assoluta valenza operativa, poiché una rottura darebbe nuovo boost alla valuta americana, generando ulteriori allunghi verso quota 114.15. In forza dell’importanza della resistenza è verosimile assistere ad una brevissima azione di re-coil, con riassorbimento degli eccessi volumetrici aggregati nella fase di rialzo e correzione verso quota 110.
NASDAQ 100 (NAS 100): La Potenza Del “Mean Reverting”
S2: 7,386.84 S1: 7,219.85 R1: 7,638.36 R2: 7,889.88
La potenza del mean-reverting propone l’indice Nasdaq100 in fase reattiva dopo uno scostamento al ribasso di oltre 7 standard deviation dalla sua regressione di tutto il rialzo dal dicembre 2018. L’azione di “re-coil” generata anche da una massiccia attività di short covering, sta drenando gli eccessi da ipervenduto e potrebbe sostenere nuovi recuperi sotto quota 8,000, prima di cedere nuovamente all’azione impulsiva in definizione di onda 5 ribassista, con target potenziale a ridosso dei minimi segnati in area 6,750.
Per quanto scritto le possibili evoluzioni sul breve sono:
- Estensione dell’up movement su quota 7,638 e successivamente verso area 7900.
- Ripresa del ribasso verso quota 7,220.
Va tenuto presente che su quota 8000 incrociano importanti riferimenti spazio puntuali rafforzati da resistenze volumetriche di assoluta valenza tecnica, la cui rottura (al momento improponibile) implicherebbe nuovo boost verso area 8,300.
GOLD (XAUUSD): Imprevedibile Attività Sull’Oro
S2: 1,615.68 S1: 1,623.74 R1: 1,637.11 R2: 1,650.48
Forte ripresa per l’Oro, alimentata da nuovi flussi tesi a definire nuove strategie di diversificazione e per drenare gli eccessi di pessimismo che stanno mettendo sotto pressione la struttura dei mercati finanziari. Area 1,650-1,700 è da considerarsi una resistenza polarizzante per due importanti motivazioni tecniche: la prima è che quota 1,700, già segnata nella seconda settimana di marzo, costituisce il target del movimento impulsivo di lungo periodo originato sui minimi del 2015 a quota 1,050; la seconda è che sempre 1,700 costituisce il target del pattern triangolare configurato negli ultimi 4 anni. Inevitabile, quindi , una fase di transizione tecnica che dovrebbe portare ad una fibrillazione delle quotazioni e ad un aumento di volatilità, già di per se elevato, senza produrre segnali su una ben definita direzionalità.