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Primi Cenni Di Attacco Alla Struttura Rialzista Dell’Equity

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NATURAL GAS (NGAS): Swing Correttivo Da Manuale

S2: 3.62 S1: 3.74 R1: 4,08 R2: 4,31

NATGAS

Le quotazioni del Natural Gas sono uscite sopra la resistenza stimata a quota 3.80 generando un violento “boost” con il quale ha chiuso un pattern dai chiari connotati rialzisti e ponendo un ipotetico obiettivo finale in area 4.5, ovviamente da raggiungere per fasi ed inglobando delle veloci fasi correttive come quella in corso, configurata al momento con uno SWING intermedio con finalità di consolidamento teso a garantire il ricambio delle correnti operative proprio a ridosso di quota 3.80 Il momentum a breve termine, anche se in moderata contrazione, è visto sempre in positivo, confermato dal cross-over tra tutte le medie mobili di riferimento a breve periodo. Lo scenario rialzista sembra quindi ben delineato e tale rimarrebbe con lo SWING contenuto entro 3.80, la cui validazione ne decreterà i risvolti operativi più probabili e dove le quotazioni potrebbero riprendere fiato prima di un nuovo allungo. Operativamente l’azione più coerente con la situazione generale sarebbe quella del “BUY on DIP” in area 3.80-3.85.

GOLD (XAUUSD): Short Squeeze Da Valutare

S2: 1,733 S1: 1,770 R1: 1,815 R2: 1,845

GOLD

Per proiezioni di breve termine, dopo lo “short squeeze” di settimana scorsa, il GOLD è approdato sull’importante resistenza in area 1,800, aiutato dal ritiro della mano ribassista che ne aveva provocato lo scivolamento fino a quota 1,680. In sintesi, il trend di breve dell’ORO, in raccordo a quello di lungo, ha trovato giustificazione nelle tensioni assunte sul fronte dei tassi a breve in aumento, forzando il dollaro al rialzo per compensare le tensioni che stavano impattando sui Bond USA. Quota 1,800, ovviamente, è una cifra rotonda e psicologicamente significativa, ma la vera resistenza tecnica incrocia attualmente a quota 1,835. Se il GOLD dovesse attaccarla e romperla, il segnale che entrerebbe, rafforzerebbe la situazione tecnica definendo il target in upside a quota 1,875, ma per le implicazioni tecniche assunte e per logica intermarket questa possibilità sembra piuttosto remota.

CRUDE OIL (US Crude Oil): Pavimento a 65 Dollari

S2: 63.27 S1: 65.85 R1: 70.32 R2: 72.21

CRUDE OIL

Il quadro tecnico generale ha evidenziato per il Crude Oil una sostanziale difficoltà a proseguire oltre quota 75-77 dollari, area di resistenza validata dopo un prolungato movimento rialzista, innescato sui minimi dell’aprile scorso e modellando una tendenza rialzista di carattere impulsivo piuttosto articolata. Lo scenario in prospettiva è visto in fase di stabilizzazione, confermata dalla validazione dei supporti di transizione in area 67, approcciati di recente, definendo peraltro i connotati tecnici per una operatività di tipo Buy on DIP per essere stata validata in eccesso di BID, fornendo un importante segnale di RIACQUISTO. Il primo supporto di contenimento, desunto dalla volatilità, è stimato proprio in area 66. Da seguire la componente stagionale che dall’inizio di settembre è spesso connotata positivamente.

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