Equity: L’inflazione? Non C’è Problema
USDCHF(USDCHF): USD A Ridosso Di Importanti Supporti
S2: 0.878 S1: 0.891 R1: 0.903 R2: 0.912
Fino a quando le quotazioni di USDCHF rimarranno sotto 0.9 le prospettive ribassiste rimarranno invariate. Pur tuttavia è evidente come le quotazioni stiano ruotando sempre più frequentemente in area 0.895, con addensamenti volumetrici formati più di recente su quota 0,90. Implicazioni positive vanno per il momento riferite al recupero di quota 0.906, il cui superamento produrrebbe “boost” verso quota 0.915, cioè a ridosso di 2 STDV rispetto alla retta di regressione che sta tracciando il ribasso dallo scorso marzo. Di converso, conferme sotto 0.895, produrranno nuovi “drop” con target stimato in 0.886. Da sottolineare il forte stress degli indicatori di momentum con divergenze positive in formazione e che, in configurazione simile, in passato, hanno sempre fornito spunti reattivi.
USDZAR(USDZAR): Dollaro Alla Ricerca Di Un Minimo
S2: 13.15 S1: 13.29 R1: 13.70 R2: 13.96
L’importante progressione ribassista per USDZAR sembrava essersi esaurita, con il Dollaro USA che aveva trovato sostegno in area 14.15. La rottura di questo supporto, in raccordo con la componente Ciclica, ha invece indebolito questa idea, con evidenze ulteriori a voler proseguire al ribasso. Ma già la rottura della MM a 200 periodi in area 16.5 era stata determinante per definire in negativo l’intera struttura del trend, con l’obbligo di rivedere totalmente lo scenario di fondo e considerare nuovi affondi ribassisti per il Dollaro Usa. Nel breve, se la resistenza più immediata, stimata a quota 13.85, non venisse prontamente recuperata, potremmo assistere a ulteriori discese tese a validare nuovamente i minimi segnati settimana scorsa a quota 13.39, con progressione fino a quota 13.29.
GBPUSD (GBPUSD): GBP In Compressione Di Volatilità
S2: 1.406 S1: 1.416 R1: 1.421 R2: 1.433
GBPUSD mantiene la sua posizione rialzista, con maggior concentrazione di vendite sistematicamente intervenuta tra quota 1.41. Sul breve e medio periodo la struttura è quindi letta in chiave positiva, con conferme che arrivano da tutte le medie di riferimento, ben distribuite in coerenza di trend. Gli indicatori tecnici sono tutti concordi evidenziando un trend solido e ben impostato e comunque in fase di rientro su livelli più equilibrati. In forza delle implicazioni tecniche assunte nel breve, apprezzata anche una incoraggiante compressione di volatilità, il Dollaro USA potrebbe subire altri attacchi con le quotazioni del Pound che potrebbero rompere la resistenza a 1,42 e produrre “boost” puntando a quota 1.45, dove incrociano importanti riferimenti regressivi che stanno accompagnando questa prolungata fase rialzista della sterlina britannica.