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Concertazione Intermarket Per Sostenere L’Equity

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EURCHF(EURCHF): Debolezza Strisciante Per L’Euro

S2: 1.0961 S1: 1.094 R1: 1.0962 R2: 1.0971

EURCHF

Negli ultimi giorni abbiamo visto il cambio EURCHF salire fino a 1.0975, formando un massimo di brevissimo periodo per poi consolidare con orientamento verso i supporti visti a 1.095. Lo sviluppo attuale suggerisce dai minimi a 1.065 segnati lo scorso novembre, che il rialzo è stato completato secondo un modello impulsivo con onda 5 estesa su target a 1.11. La rottura di quest’ultimo livello, allo stato attuale, sembra piuttosto improbabile pertanto si resta in attesa di una validazione dei supporti più immediati a 1.095. Al ribasso, invece, la violazione di quota 1,095 amplierebbe sicuramente il movimento discendente verso 1.075, con step intermedi a 1.0935, 1.0928 e 1.089. Per confermare una ripresa dell’azione rialzista sul medio lungo-periodo sarebbe auspicabile il pronto recupero di quota 1.105 con target implicito verso quota 1.14, a quantificare un ritracciamento del 61.8%, rispetto ai massimi della primavera 2018.

EURJPY(EURJPY): Euro Consolida Su JPY

S2: 132.05 S1: 131.4 R1: 132.6 R2: 133.05

EURJPY

L’importante progressione rialzista proposta sul finire della scorsa ottava ha trovato per il cambio EURJPY uno stop in area 132.5, raggiunto in “boost” seguito alla rottura della resistenza a 131 che in precedenza aveva sempre mostrato forte attrattività per le quotazioni assumendo ruolo di supporto. Allo stato attuale, una eventuale rottura rialzista di quota 132.5, proporrebbe nuovo boost con livello target in upside stimato appena sotto quota 133.9, passando per la resistenza intermedia a 133. Al ribasso, invece, quota 132 assume al momento garanzia di supporto e che, nel caso venisse meno, implicherebbe nuovi drop verso area 131.5 prima e successivamente verso quota 130. Da valutare la componente ciclica, in fase di flesso inferiore, pronta a riprendere la direzionalità rialzista.

EURUSD (EURUSD): Struttura Ribassista Per L’Euro

S2: 1.1915 S1: 1.1930 R1: 1.1955 R2: 1.2

EURUSD

La scorsa settimana abbiamo visto il cambio EURUSD affondare, azionando e coordinando un processo intermarket orientato di fatto a sostenere il mercato azionario. Il movimento ribassista ha poi frenato in avvicinamento a quota 1.185, livello dal quale si è poi dipanato un movimento reattivo che dovrebbe avere vita breve. Sul lato positivo, la rottura di 1.196 riaffermerà il fatto che il consolidamento dai minimi più recenti in area 1.185 è stato completato, ponendosi come base per nuovi allunghi di più ampia portata. Al ribasso, invece, una rottura del supporto intermedio a 1.191 riproporrà il quadro negativo di settimana scorsa, con attacco ai minimi a 1,185, con concrete possibilità di estensione verso 1,179. Resta da valutare poi l’azione delle Banche Centrali che, settimana scorsa, ha visto concertare un robusto sostegno al dollaro USA, per minimizzare gli spread su tutta la curva dei tassi USA da 5 a 30 anni, creando di fatto una situazione favorevole all’equity.

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