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I Mercati Puntano Il Radar Sulla FED

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USDJPY(USDJPY): Correzione Finita Per Lo Yen

S2: 107.35     S1: 107.81     R1: 109.44     R2: 111       

Il Dollaro Usa si propone positivamente con una convincente reazione dai minimi di periodo a 107.5 nei confronti della valuta nipponica, in raccordo alla precedente fase negativa fulcrata sui massimi più recenti visti a 111. Il primo supporto di contenimento è stimato a 107.35. Possiamo quindi dire che un’eventuale rottura di quota 107.35, confermata dalla forzatura di quota 107, proporrebbe, di fatto, l’innesco di un movimento ribassista con primo target in area 106. Al rialzo invece un pronto recupero della resistenza a 109.44 aprirebbe la strada per una nuova validazione dei massimi più recenti visti a 111. Gli indicatori tecnici puntano al rialzo evidenziando un apprezzabile guadagno di momentum.  Solo sopra 111, lo scenario negativo di medio periodo che ha fin qui caratterizzato il dollaro, verrebbe sconfessato.

USDCAD(USDCAD): Proiezione Positiva Per USD

S2: 1.229        S1: 1.241     R1: 1.262     R2: 1.272

Il ribasso del Dollaro USA sul Dollaro Canadese è ben contenuto dai livelli di supporto a quota 1,235. In effetti, la valuta americana si era già avvicinato a questo importante livello, validandolo a metà marzo, definendo un riferimento ad alta valenza tecnica. Gli indicatori di momentum non si sono mossi molto dalla scorsa settimana, anticipando una sostanziale stabilizzazione delle quotazioni. Per questa settimana il calendario economico e la riunione del FOMC, dovrebbero rafforzare la percezione di un imminente recupero della valuta Usa, perché sebbene questa sia scesa sui minimi dell’anno, rompendo 1.265, potrebbe fornire di una importante reazione proprio su 1,235.

EURUSD (EURUSD): Euro Su Resistenze Intermedie

S2: 1.199     S1: 1.19     R1: 1.2175     R2: 1.22

La tenuta di area 1,19, validata a fine marzo, ha generato per l’Euro una buona reazione contro il dollaro Usa, indebolendo per effetto intermarket la fase di Risk ON sull’Equity americano. Gli indicatori tecnici di breve periodo sono comunque predisposti favorevolmente al biglietto verde, ipotizzando un recupero tecnico e inducendo a ritenere possibile un approdo in area 1.199 in prima battuta, in raccordo con una struttura tecnica che necessita di drenare gli eccessi accumulati in queste ultime due settimane. In forza di queste implicazioni ci aspettiamo che il mercato possa essere riluttante a spingere l’euro sopra quota 1.2175 e fulcrare un movimento ribassista che per fasi dovrebbe proporre un approdo in area 1.19. Su più ampie proiezioni, solo un recupero del cluster a 1.2175 produrrebbe ulteriori rialzi per target 1.23.

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