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Inflazione A Metà E La FED Inchioda L’Euro

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EURCHF(EURCHF): Euro In Ritirata Sul Franco Svizzero

S2: 1.0996     S1: 1.0939     R1: 1.1023     R2: 1.1080  

Dopo aver validato i livelli di resistenza a 1.115, formando un massimo di periodo, il cambio EURCHF ha intrapreso un orientamento verso i supporti visti a 1.090. Lo sviluppo attuale suggerisce che dai minimi a 1.065 segnati lo scorso novembre, il rialzo è stato completato secondo un modello impulsivo, con onda 5 estesa su target a 1.115. La rottura di quest’ultimo livello, allo stato attuale, sembra piuttosto improbabile pertanto si resta in attesa di una validazione dei supporti più immediati a 1.090. Al ribasso, invece, la violazione di quota 1,090 amplierebbe sicuramente il movimento discendente verso 1.075. Su più ampio respiro, le azioni sui prezzi dai minimi di maggio a quota 1.05 sono ancora codificate come un modello di consolidamento. Per confermare una ripresa dell’azione rialzista sul medio lungo-periodo sarebbe auspicabile il superamento di quota 1.115, con target implicito verso quota 1.14 a quantificare un ritracciamento del 61.8%, rispetto ai massimi della primavera 2018.

EURJPY(EURJPY): Euro In Frenata Sulle Resistenze

S2: 128.92      S1: 129.34     R1: 130.42     R2: 131.08

L’importante progressione rialzista proposta sul finire della scorsa ottava ha trovato per il cambio EURJPY uno stop in area 130.50, raggiunto in “boost” seguito alla rottura della resistenza a 127.50 che in precedenza aveva sempre mostrato forte attrattività per le quotazioni, assumendo ruolo di supporto. Un’eventuale rottura rialzista di quota 130,50 proporrebbe un nuovo up-side con livello target stimato appena sotto quota 132. Al ribasso, invece, quota 127 assume al momento garanzia di supporto e che, nel caso venisse meno, implicherebbe nuovi drop, verso area 126 prima e successivamente verso quota 124. Da valutare la componente ciclica, in fase di flesso inferiore, pronta a riprendere la direzionalità rialzista.

EURUSD (EURUSD): L’Euro Valida I Supporti a 1.1850

S2: 1.1853     S1: 1.1884     R1: 1.1967     R2: 1.2019

La scorsa settimana EURUSD non è riuscito ad estendere il movimento in upside oltre quota 1.23, livello dal quale ha poi subìto un netto ridimensionamento. Sul lato positivo, la rottura di 1.20 riaffermando il dominio di una fase ribassista fulcrata all’inizio dell’anno sui massimi a 1.235. Al ribasso, la rottura del supporto intermedio a 1.195 ha forzato ulteriormente su quota 1,184. Su più ampie proiezioni, un recupero del cluster a 1.25 identificherebbe un ritracciamento del 38.2% dai massimi assoluti a 1.604, con concrete possibilità di continuazione del rialzo. Resta da valutare poi l’azione delle Banche Centrali che con le loro dichiarazioni, nella fattispecie riferite all’inflazione, hanno visto concertare il sostegno all’Euro per neutralizzare lo swap sul cambio e rendere più agevole l’accesso alle linee di finanziamento in valuta estera da parte del sistema bancario. Successivamente, il rischio americano di pagare interessi oltremisura per finanziare il debito interno, ha messo sotto pressione il biglietto verde, con test sui minimi a 1.189

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