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Mercati Valutari: Dollaro USA In Fase Di Re-Set

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USDCHF(USDCHF): USD Crea Una Base Per Un Rilancio

S2: 0.884     S1: 0.886     R1: 0.889     R2: 0.892

Fino a quando le quotazioni di USDCHF rimarranno sotto 0.892 le prospettive ribassiste, già delineate nei recedenti report, rimarranno invariate. Pur tuttavia è evidente come le quotazioni stiano ruotando sempre più frequentemente in area 0.889, con addensamenti volumetrici (letti per lo strumento sul CME-Future) formati più di recente proprio su detto livello. Implicazioni positive vanno per il momento riferite al recupero di quota 0.889, il cui superamento produrrebbe “boost” verso quota 0.892/0.893, cioè a ridosso di una resistenza regressiva riferita al trend ribassista in essere dallo scorso marzo. Di converso conferme nella prossima settimana sotto 0.889, produrranno nuovi “drop” con target stimato in 0.86. Da sottolineare il forte stress degli indicatori di momentum che, in posizione simile, in passato, hanno sempre fornito spunti reattivi.

USDZAR(USDZAR): Trend Ribassista In Esaurimento

S2: 14.751      S1: 14.841     R1: 15.018     R2: 15.443

L’importante progressione ribassista per USDZAR sembrava essersi esaurita, con il Dollaro USA che aveva trovato sostegno in area 15.018. La rottura di questo supporto, in raccordo con la componente Ciclica, ha invece indebolito questa idea, con evidenze ulteriori a voler proseguire al ribasso nei prossimi giorni. La rottura della MM a 200 periodi è stata determinante per definire in negativo l’intera struttura del trend, con l’obbligo di rivedere totalmente lo scenario di fondo e considerare nuovi affondi ribassisti per il Dollaro Usa. Al momento quota 14.84 sembra fornire un buon sostegno al dollaro Usa nei confronti del rand sudafricano, ma se quota 15,018 non venisse prontamente recuperata potremmo assistere a ulteriori discese anche sotto quota 14.84.

USDJPY (USDJPY): Stabile Supporto A 103.50

S2: 103.62     S1: 103.47     R1: 103.93     R2: 104.35

USDJPY mantiene la sua posizione ribassista secondo i grafici intraday, con maggior concentrazione di vendite sistematicamente intervenute tra quota 104 e 104.40 che peraltro ha frenato anche i più recenti tentativi di reazione. Sul breve e medio periodo la struttura è quindi letta in chiave ribassista, con conferme che arrivano da tutte le medie di riferimenti. Gli indicatori tecnici, dopo aver segnato dei punti di flesso inferiore su livelli estremi, mostrano una buona reazione, ma rimangono ben al di sotto della linea mediana, mancando di forza sufficiente per suggerire una ripresa sostenuta. In forza delle implicazioni tecniche assunte nel breve, aggravate dalla rottura di quota 104, il Dollaro USA potrebbe approdare sul supporto “invisibile” a quota 103.60, intercettato 1 STDV sotto il riferimento regressivo che sta accompagnando il ribasso dallo scorso giugno.

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