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Mercati Sull’Orlo Di Una Crisi Di Nervi

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NASDAQ100 (NAS100): Trend Di Lungo Sotto Pressione

S2: 8,466.3 S1: 8,569 R1: 8,819.3 R2: 9,069.5

NASDAQ100

Il grafico evidenzia la resistenza in area 9,000 trovata dall’indice Nasdaq100 a ridosso della retta di regressione di tutta l’impalcatura rialzista dai minimi di dicembre 2018. Una situazione che complica non poco sul breve periodo i tentativi di recupero dell’indice tecnologico che di fatto sarebbero già terminati.

Per le implicazioni tecniche assunte dai sistemi di modellazione predittiva le quotazioni dell’indice Nasdaq dovrebbe ruotare intornio a quota 9,000 con logica “action-recoil”, prima di rompere quota 8400 e riposizionarsi in area scendere verso quota 8,200. Su quota 8400, quindi, si gioca la partita perché una rottura al ribasso di detto livello aprirebbe le porte ad un ribasso molto profondo.
In coerenza con le implicazioni tecniche assunte, le possibili evoluzioni sul breve sono:

1. Recupero di quota 8,750 con attrazione verso area 9,000.
2. Primo test di tenuta in area 8,400.

EURGBP (EURGBP): Rischi Di Scivolamento per il Pound

S2: 0.8607 S1: 0.8643 R1: 0,8693 R2: 0.8743

EURGBP

Il Pound sembra trovato una forte resistenza in area 0.875 nei confronti della valuta europea, un livello che già in precedenza aveva polarizzato l’attenzione degli investitori istituzionali. Resta il fatto che proprio da questo livello si erano attivate aggressioni rialziste o ribassiste e attraverso cui erano passati imponenti flussi di volume a spingere i prezzi in un senso o nell’altro.

E’ quindi possibile che anche questa volta area 0.875 sia crocevia delle logiche delle Banche Centrali, in scia al taglio dei tassi operato ieri dalla FED e che pare possa coinvolgere a breve tutta l’area anglosassone. Molto probabile che assisteremo ad una certa instabilità con maggior propensione ribassista per target stimato in area 0.845.

In coerenza con le implicazioni tecniche assunte, le possibili evoluzioni sul breve sono:

1. Test di tenuta a quota 0.8635.
2. Prosecuzione del ribasso con primo target a 0.860

EURUSD (EURUSD): Resistenza Fortissima A 1.1285

S2: 1.1201 S1: 1.1221 R1: 1.1250 R2: 1.1279

EURUSD

Il dollaro USA potrebbe continuare a soffrire contro altre valute a basso rendimento dell’area G10, in ottica di Interest Rate Parity laddove non esistendo condizioni di arbitraggio, si agisce sui rapporti di cambio diretti.

L’inaspettato taglio del tasso di 50 punti base della Federal Reserve ha fatto precipitare l’USD e le crescenti aspettative di un futuro allentamento potrebbero continuare a fare pressione sulla valuta di riserva mondiale. Graficamente il test sui massimi di luglio 2019 a 1,1285 sembra ormai a tiro. Una rottura di questo livello potrebbe ispirare un nuovo rally verso 1,14.

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